MODA E MUSICA: da sempre insieme

22.03.2018

Ma il "matrimonio" tra moda e musica da dove è iniziato ?

Non vi è una vera e propria data di inizio: a dire il vero, la moda e la musica non sono mai state davvero scollegate, ed a partire dal ciuffo di Elvis - no logo -  ha influenzato non poco le generazioni a seguire. Diciamo che il "LA" è partito nel 1974, anno in cui Vivienne Westwood e Malcolm McLaren aprono la loro boutique Sex sulla King's Road, a Londra. Questa boutique diventa subito un punto di ritrovo per la nascente scena punk inglese. E già dal titolo è chiaro che per le band dell'epoca l'estetica era importante quanto la musica. Il resto lo conosciamo inclusa la super carriera da designer di Vivienne Westwood.

  • Gli anni '70

Anni di grande sperimentazione un po' per tutti: da un lato la viva brutalità del punk, dall'altra l'androginia e i glitter del glam rock. Uno per tutti: David Bowie, artista capace di prendere qualsiasi genere e farlo suo con la forza della personalità e il genio musicale. Alcuni dei suoi outfit indossati sul palco  furono il risultato della collaborazione con lo stilista giapponese Kansai Yamamoto: della celebre tutina monospalla e monogamba fatta a maglia fu addirittura pubblicato il pattern, in modo che le fan potessero riprodurla.

˝Per me la musica è il colore. Non il dipinto. La mia musica mi permette di dipingere me stesso.˝David Bowie

  • Gli anni '80

Anni di prosperità che la moda prese al balzo e il pop diventò quello che conosciamo ancora oggi: una serie di artisti con look che cambiano di continuo. Anche se le icone rimangono. Grace Jones - che ancora oggi, a quasi settant'anni, rimane una musa per il mondo della moda - poteva indossare qualsiasi cosa, ma i suoi cappelli di Philip Treacy e le sue mantelle di Halston e Azzedine Alaïa sono dei classici dell'eleganza. I Duran Duran nei loro completi colorati di Antony Price definiscono l'estetica dell'epoca, almeno finché non arriva Madonna, o meglio, Madonna collabora con Jean-Paul Gaultier per creare i costumi di scena del suo Blonde Ambition Tour: reggiseni puntuti che si collocano all'intersezione fra le maggiorate anni '50 (periodo al quale la moda anni '80 deve parecchio) e l'estetica della donna-robot che sarebbe poi tornata anche nei primi anni '90 con il corpetto a forma di motocicletta disegnato da Thierry Mugler e reso celebre dal video di George Michael, Too Funky. George Michael merita una menzione a parte, ovviamente, perché nella sua carriera post-Wham! usò spesso e volentieri le modelle come sostituto della sua persona nei video: Freedom '90 è una sorta di Bignami delle supermodel (mancano giusto Helena e Claudia per completare l'intero novero dell'epoca).

  • Ed oggi ? 

Recentemente il rapporto fra moda e musica si è consolidato, fra tradizione (Beyoncé vestita Gucci) e sperimentazione (la follia di Lady Gaga e dei suoi costumi ideati da Nicola Formichetti, fra dubbi abiti di carne fresca e reggiseni sputafuoco). Avanti veloce ai giorni nostri, sono i musicisti a darsi alla moda, Kanye West e Rihanna in testa. Ma non dobbiamo dimenticare Victoria Beckham, la cui carriera come designer è stata ricompensata con un successo che supera di gran lunga quello ottenuto come artista solista dopo lo scioglimento delle Spice Girls.

Comunque gli artisti contemporanei sopra citati attingono alla grande ai look degli anni '70 e '80 scopiazzando qua e là aggiornandoli gli outfit dei loro predecessori.

#FashionInMusic   (c)2017 Sara Tomelleri
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